Parma, Palazzo del Governatore, 24 marzo 2017
Vivere a casa propria, in una condizione di benessere, piena inclusione sociale ed autonomia, anche nel momento in cui la persona con disabilità grave resta senza sostegno familiare, potrebbe essere la sintesi degli obiettivi della legge 112/2016
Altre parole per capirne il contenuto:
- Presa in carico della persona già durante l’esistenza in vita dei genitori (il durante noi, e i progetti di vita indipendente)
- Deistituzionalizzazione
- Realizzare interventi innovativi di residenzialità: creazione di soluzioni abitative di tipo familiare e Co-housing
- Sostenere la crescita di competenze per lo sviluppo della autonomia e la gestione della vita quotidiana
- Rispetto della volontà degli interessati (dei loro familiari o di chi ne ha tutela)
- Restano salvi gli altri interventi di cura e sostegno previsti dalla legislazione vigente
- Agevolare erogazioni da parte di privati, polizze assicurative, costituzione di trust, fondi speciali sottoposti a vincolo di destinazione, contratto di affidamento fiduciario anche a favore di Onlus
Istituzione del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare (oltre 6 milioni di euro in Emilia Romagna), vincolato, sulla base del Decreto Interministeriale concordato con le Regioni, a:
Valutazione multidimensionale.
Cura della persona e gestione interventi terapeutici
Mobilità
Comunicazione e altre attività cognitive
Attività strumentali e relazionali della vita quotidiana
Il progetto personalizzato: specifici sostegni sociali, sanitari, accompagnamento all’autonomia
Definito con il pieno coinvolgimento della persona interessata, tenendo conto dei suoi desideri, aspettative e preferenze
Individua una figura di riferimento (il Case manager con funzioni di realizzazione e monitoraggio)
Condizioni abitative di tipo familiare: non più di 5 persone, spazi accessibili, domestici, come la propria casa, camere singole che rispettano riservatezza e spazi di tempo libero
Abitazioni ambient assisted living
Collocati in zone residenziali, o all’interno di progetti di agricoltura sociale
Aperte alla comunità e in continuità affettiva e relazionale
Può prevedere programmi di politiche attive del lavoro
Progetti finanziabili:
- Programmi di uscita dal nucleo familiare o per la deistituzionalizzazione
- Supporto alla domiciliarità in soluzioni abitative (abitazione personale, gruppi appartamento, co-housing)
- Sviluppo della consapevolezza e delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento della maggiore autonomia possibile, anche tramite tirocini finalizzati alla inclusione sociale, alla autonomia, alla riabilitazione
- Realizzazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e integrate nella comunità
- In via residuale, interventi di permanenza temporanea in soluzioni abitative extra familiare
I progetti a.b.c. rientrano nel budget di progetto
La Regione adotta indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi e dei servizi.
Vivere a casa propria, in una condizione di benessere, piena inclusione sociale ed autonomia, anche nel momento in cui la persona con disabilità grave resta senza sostegno familiare, potrebbe essere la sintesi degli obiettivi della legge 112/2016
Altre parole per capirne il contenuto:
- Presa in carico della persona già durante l’esistenza in vita dei genitori (il durante noi, e i progetti di vita indipendente)
- Deistituzionalizzazione
- Realizzare interventi innovativi di residenzialità: creazione di soluzioni abitative di tipo familiare e Co-housing
- Sostenere la crescita di competenze per lo sviluppo della autonomia e la gestione della vita quotidiana
- Rispetto della volontà degli interessati (dei loro familiari o di chi ne ha tutela)
- Restano salvi gli altri interventi di cura e sostegno previsti dalla legislazione vigente
- Agevolare erogazioni da parte di privati, polizze assicurative, costituzione di trust, fondi speciali sottoposti a vincolo di destinazione, contratto di affidamento fiduciario anche a favore di Onlus
Istituzione del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare (oltre 6 milioni di euro in Emilia Romagna), vincolato, sulla base del Decreto Interministeriale concordato con le Regioni, a:
Valutazione multidimensionale.
Cura della persona e gestione interventi terapeutici
Mobilità
Comunicazione e altre attività cognitive
Attività strumentali e relazionali della vita quotidiana
Il progetto personalizzato: specifici sostegni sociali, sanitari, accompagnamento all’autonomia
Definito con il pieno coinvolgimento della persona interessata, tenendo conto dei suoi desideri, aspettative e preferenze
Individua una figura di riferimento (il Case manager con funzioni di realizzazione e monitoraggio)
Condizioni abitative di tipo familiare: non più di 5 persone, spazi accessibili, domestici, come la propria casa, camere singole che rispettano riservatezza e spazi di tempo libero
Abitazioni ambient assisted living
Collocati in zone residenziali, o all’interno di progetti di agricoltura sociale
Aperte alla comunità e in continuità affettiva e relazionale
Può prevedere programmi di politiche attive del lavoro
Progetti finanziabili:
- Programmi di uscita dal nucleo familiare o per la deistituzionalizzazione
- Supporto alla domiciliarità in soluzioni abitative (abitazione personale, gruppi appartamento, co-housing)
- Sviluppo della consapevolezza e delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento della maggiore autonomia possibile, anche tramite tirocini finalizzati alla inclusione sociale, alla autonomia, alla riabilitazione
- Realizzazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e integrate nella comunità
- In via residuale, interventi di permanenza temporanea in soluzioni abitative extra familiare
I progetti a.b.c. rientrano nel budget di progetto
La Regione adotta indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi e dei servizi.